Una Storia Fotografica Vera!
Branco Ottico è un gruppo italiano di sperimentazione fotografica “selvaggia”, composto da professionisti fotografi, stampatori, artisti, organizziamo performances live, flash mob, workshops, progetti con le scuole.
La nascita del team, amici e collaboratori di lunga data, viene dall’esigenza di rompere necessariamente, le inutili barriere culturali ed artistiche dell’era fotografica contemporanea formalizzata su mezzi, mode e 5 secondi di notorietà su un social.
Da tempo inseguivamo l’idea di tentare un’impresa in grande stile per lanciare un messaggio importante.
L’ occasione è arrivata quando nel settembre del 2015, il gruppo è stato invitato a partecipare ad una manifestazione fotografica nella città di Firenze, Phototrace.
Abbiamo deciso di mettere insieme un’idea che potesse lasciare il segno, non solo un’impresa fotografica quindi, ma la creazione di una grande immagine che coinvolgesse la gente e contenesse un messaggio universale.
Unendo mezzi e materiali potevamo raggiungere un primato, la stampa a contatto più grande mai realizzata, un negativo di 24mq su un telo fotosensibile della stessa misura.
Una vera fotografia impressionata con la luce del sole.
Abbiamo scelto la cianotipia come tecnica di stampa, perché tra i metodi più semplici da gestire e per una questione economica, i sali necessari per la sensibilizzazione hanno infatti costi accessibili, anche questo avrebbe fatto la differenza viste le dimensioni finali dell’opera.
La volontà di lasciare un segno in questo periodo storico così drammatico, attraverso il gesto di tante persone unite in un unica impresa, ha suscitato in noi la necessità di andare oltre la tecnica e la semplice forma, fuggendo anche dalle catene a volte strette della fotografia.
Un’ idea nata durante la progettazione e fondamentale per il messaggio di fratellanza, è stata quella di far lasciare alla gente il proprio segno sull’opera, attraverso la presenza delle mani tenute attorno al telo durante la posa sotto il sole.
Da queste considerazioni nasce l’opera MARIA 13 YEARS OLD, la stampa a contatto più grande mai realizzata.
Il progetto completamente autofinanziato, ha richiesto risorse economiche e umane non indifferenti, per una folle impresa che rappresentava un salto nel vuoto, nulla infatti avrebbe potuto garantirne la riuscita, molte, troppe le incognite che potevano interferire con le operazioni programmate, a partire dal meteo.
La tensione nel Branco Ottico in quei giorni era palpabile.
Un lavoro di settimane tradotto in dodici minuti e trenta secondi di posa sotto il sole, in quel momento anche le nuvole si sono fermate lasciando spazio ai raggi del sole.
Ed eccola apparire sopra un traliccio, stesa ad asciugare dopo il lavaggio, sventolante e sempre più carica di blu, come un pezzo di cielo da toccare.