Testo e fotografie: Valentina Zanaga

 

Il termine “sperimentale” significa: “di teoria, ipotesi o procedimento conoscitivo basato sulla sperimentazione e sull’esperienza”

Questa definizione è un buon punto di partenza per una riflessione personale riguardo all’evento “BrancoType, Festival della Fotografia Sperimentale”, tenutosi nella scenografica sede di Ca’ Vendramin in data 1, 2 e 3 giugno 2018.

Viviamo assuefatti dal bombardamento mediatico e dai social media, da un mondo che corre e ci limita, ci siamo quasi dimenticati di cogliere le occasioni e di ascoltare il nostro spirito.

I momenti di relax mentale e stimolo creativo, di ricerca personale e condivisione sono rari, ma possibili e il Festival BrancoType ne è stato l’esempio.

 

vai alla pagina del Festival BrancoType

La produzione di immagini con macchine fotografiche digitali piuttosto che analogiche, cellulari anziché scatole di caramelle, stampe su gomma o su carta, il “Cosa” sia concesso o meno e il “come” realizzarlo, se sia banale o interessante, amatoriale o professionale, classico o innovativo, non sono di certo prerogative deterrenti per il Branco Ottico.

Lo stesso ideatore della manifestazione Davide Foto-Sensibile Canesciolto Rossi presentandosi, ha dichiarato: “Sperimentare con ogni mezzo e a tutti costi, sempre! La mia sete di sperimentazione ha in sé l’impeto della follia omicida. Forse la fotografia mi ha salvato”.

Quando si viene accolti nella realtà del Branco Ottico si ha la possibilità di essere sé stessi dal punto di vista creativo, si è liberi di esprimersi, proporre, assistere, imparare e provare la fotografia. I benvenuti agli eventi, organizzati da questo dinamico Gruppo di Fotografi, sono i pizzichi di pazzia creativa, l’ingegno, la voglia di avvicinarsi ad una realtà fotografica stimolante.

L’utilizzo di superfici e materiali tradizionali e allo stesso tempo insoliti, si unisce alle tecniche di sviluppo e stampa. Il “ciò che non si conosceva” sotto la guida di esperti nel settore, diventa il “ciò che si può sperimentare e sviluppare”.

Numerosi sono stati i collaboratori volontari a Ca’ Vendramin, provenienti da diverse realtà e paesi.

La curiosità, il sorriso e soprattutto la voglia di partecipare con entusiasmo e freschezza sono stati contagiosi.

La Fotografia Sperimentale è la sfida, si tratta di una ricerca condivisa, basata sullo scambio di conoscenze e la realizzazione pratica, l’innovazione al passo con le tecniche antiche di stampa.

Il ricco “Menù” del Festival, accompagnato dalla guida di sapienti chef della fotografia, tra i quali Davide Rossi e la madrina dell’evento Lina Bessonova, ha offerto ai visitatori una degustazione visiva coinvolgente.

Le atmosfere e le immagini catturavano i palati più e meno sopraffini, un viaggio di sapori artistici nostrani ed esteri che ha servito opere della portata di: Francesco Capponi (stampa termica su scontrini usati, piccoli contenitori trasformati in macchine fotografiche a foro stenopeico), collettiva romana Pigments (collodio umido su vetro nero e alluminio), Ursula Ferrara (ritratti a grande formato), Zuin Giovanni (stampe alla gomma bicromia), Salvatore Abate (gomma bicromia, stampa in tricromia), Rosario Patanè (ricordi indelebili, ritratti sviluppati al momento in camera oscura), Edoardo Terren (ritratti di vita nella pianura padana, stampe in bianco e nero) fino ai sapori esteri di Margareta Sköld (stampe in cianotica su tessuti) e Taylor Pool (fotografie in medio formato analogico stampate su gelatina d’argento).

Il Festival non si è nascosto dietro al mantello polveroso di un’élite di pochi professionisti e intenditori.

Durante queste tre giornate di sole, immersi in un contesto paesaggistico e architettonico magico e accogliente, si sono incontrati bambini, adulti, inesperti e professionisti allo stesso livello, senza limiti di età o ambizioni di sorta, ma con una grandissima voglia di conoscersi, ascoltarsi, confrontarsi, mettere mano alla fotografia durante i workshop, assistere a performance di musica al buio e contaminazioni artistiche.

Il consiglio sentito è: seguite i corsi proposti dal Branco Ottico, assaporate il piacere di conoscere le persone che ne fanno parte, perché tanto hanno da condividere e insegnare, partecipate ai prossimi eventi proposti dal Gruppo e diffondetene l’essenza.

 

Sperimentare con la fotografia, BrancoType 2018

Testo e fotografie: Valentina Zanaga

 

Un doveroso ringraziamento all’ associazione naturalistica Sagittaria per la perfetta organizzazione delle escursioni sul Delta del Po, appassionatamente gestite da Emiliano Verza e Angelo De Poli, hanno mostrato un poetico aspetto territoriale ai partecipanti iscritti,

all’ Associazione di Promozione Sociale Ametiste per aver gestito l’ evento Photo Game per la creazione del cianotipo gigante,

all’ associazione Frequenze Visive per il bellissimo Salotto Letterario del sabato 2 giugno,

il gruppo musicale Connessioni Sonore per il bellissimo concerto al buio nella serata di sabato 2 giugno,

l’ artista Mattia Ruggeri per il suo emozionante intervento,

Fabio Vellandi di Fotomatica per la lezione sulla fotografia a colori,

la straordinaria performance di Elisa Bacco e Veronica Marabese tenutasi durante l’ escursione sul Delta del Po,

la bellissima fusione tra aerografia e fotografia da parte di Cristian Bianchini.

 

 

Altre immagini dal Festival

 

vai alla pagina del Festival BrancoType