Articolo: Franco Tanel | fotografia: CATERINA SANTINELLO
Metti che una sera cianotipo e selfie vadano a braccetto!
Per chi si occupa di calcio, il fenomeno è ben conosciuto. Alla domanda su quale sia lo sport preferito, infatti, la risposta è, orgogliosamente, calcio….. senza specificare però che lo si pratica seduti sul divano davanti a Sky o al bar con gli amici.
Perchè un po’ tutti, confessiamolo, quando si tratta di passare dalla teoria alla pratica, accampiamo mille scuse.
E’ un po’ così anche con la fotografia… ah se potessi avere l’ultimo modello di reflex, se potessi andare in Africa, se avessi lo spazio per una camera oscura…
Beh, non tutti per fortuna siamo così: c’è chi non brama l’ultimo modello di reflex, sta a Polesella, che con l’Africa suppongo condivida solo le dimensioni delle zanzare, e- sì – ha una camera oscura con i controfiocchi, ma è capace di trasformare in mezz’ora la sala di una pizzeria in un laboratorio fotografico.
Davide Rossi, e il gruppo di amici del Branco Ottico che lo sostengono in queste incursioni, la fotografia non la racconta, la fa, con una capacità di coinvolgimento condita da un buona dose di autoironia, rara da trovare.
Quando lo ho incontrato per invitarlo alle nostre serate con l’autore, di Utopya Fotografia ad Abano Terme, vicino a Padova, al CRC Creative Center in Via Donati – mi permetterete un po’ di pubblicità visto che è tutto gratis e frutto di volontariato- era chiaro che l’appuntamento sarebbe stato di quelli particolari.
Ma non immaginavo certo cosa Davide sarebbe riuscito a tirare fuori e il livello di coinvolgimento di cui è capace.
Perché l’argomento, le antiche tecniche di ripresa e stampa ottocentesche- è sì di quelli affascinanti, ma anche di quelli che talvolta è trattato in maniera oscura ed un po’ esoterica.
Ma Davide non ha certo la vocazione dell’alchimista.
Quindi la sua scelta, azzeccatissima, è stata di mettere in piedi una sessione dal vivo durante la quale realizzare dei cianotipi partendo, addirittura da degli scatti realizzati lì al momento con i telefonini del pubblico. Ritratti o selfie andava bene tutto.
Il massimo della contaminazione tra la tecnologia più utilizzata oggi da tutti per catturare un’immagine e una delle tecniche più antiche di stampa.
Lo stupore tra i partecipanti tra i quali pure c’erano ottimi fotografi è stato evidente. E mi ha fatto piacere perché mi ha confermato che bisogna uscire dagli schemi, provare strade nuove, offrire approcci diversi per mantenere viva la mente.
Cosa che Davide fa, non solo come docente, ma anche come autore, mischiando con coraggio tecniche antiche e stile contemporaneo nelle immagini che realizza. Non me ne vogliano gli appassionati praticanti di questi antichi metodi: sono senza dubbio affascinanti, ma realizzare oggi, con quelle tecniche, immagini in stile ottocentesco è un esercizio calligrafico che dopo un po’ annoia. Trovo molto, ma molto più interessante quello che fa Davide Rossi che cerca di sfruttarne le caratteristiche comunicative in immagini assolutamente contemporanee.
E così la sala del Creative Center, covo di Utopya Fotografia, da un lato aveva le bacinelle con la soluzione ai sali di ferro, dall’altra computer e stampante per ricavare su un foglio di acetato A4 il negativo dal file della fotografia scattata, lì al momento con il telefonino, e trasferita via bluetooth.
Il caos creativo che ha coinvolto tutti si vede bene dalle foto. Quello che vale la pena di ricordare è la soddisfazione di tutti i partecipanti, per aver PRATICATO la fotografia e non averne solo parlato.
Il piacere di avere sperimentato, di avere dialogato con un amico che senza reticenze ha messo a disposizione di tutti le proprie conoscenze, che ha spinto a mettersi in gioco e a esplorare nuove strade senza pregiudizi e contrapposizioni tra fotografia analogica e digitale.
L’obiettivo, del resto, e Davide Rossi lo ha spiegato benissimo, è esprimersi in modo personale. Perchè non utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione?
Con grande piacere ho rivisto e rivissuto tutte le fasi diuna serata davvero coinvolgente. Complimenti Branco Ottico!
Grazi Caterina, resta sintonizzata che è facile che facciamo il bis ma stavolta col botto!
Davide sei straordinario! Ancora grazie per la serata di Abano!!!
Ciao Franco, che piacere risentirti! Grazie per i complimenti, siamo in ascesa con il progetto! Un abbraccio!