Qualsiasi lavoro si faceva col sorriso e le idee venivano fuori sorridendo
Sergio Maraboli, classe 1945, ci racconta svariati episodi estratti da oltre quarant’ anni di carriera professionale nel mondo della fotografia pubblicitaria.
Professionista dal 1974, oggi lavora ancora come collaboratore nello studio delle sue ex assistenti.
Lo studio fotografico in Vicenza
batteria di generatori flash
la fotografia di still-life
Di cose da dire e insegnare ne ha veramente tante il buon Sergio, le sue storie sono intrise di emozioni di un’epoca in cui il mestiere del fotografo, era circondato da un’ alone di rispetto per la propria figura professionale.
Le idee creative facevano la differenza ed il valore economico delle prestazioni non aveva prezzo.
Negli anni ottanta sei foto potevano costare sei milioni di lire, un servizio fotografico di un lavoro creativo con la vendita dei diritti sulle immagini, poteva valere una Range Rover nuova di zecca.
Il lavoro era tale da poter scegliere quello che si preferiva, si poteva viaggiare giorni all’estero per qualche scatto soltanto, ci si compravano attrezzature mostruose con i soldi nelle tasche…
Certo che nulla era regalato, solo che creatività e capacità venivano ampiamente riconosciute, anche perché potevano far decollare brand e prodotti in breve tempo.
I fotografi erano pochi e preparatissimi.
Alcune fotografie di Sergio Maraboli
Fotografia scattata con fotocamera a corpi mobili Arca Swiss formato 6x9cm, diapositiva
Venezia fotografata attraverso un vetro bagnato con acqua e vaselina
Come è stata fatta?
Una fotografia di Venezia ingrandita e rifotografata in studio, dove sono state aggiunte le antine con i vetri ed è stato grattugiato il gesso molto lentamente per dare la sensazione di neve
Costruzione di un parcheggio con auto ed altri oggetti in miniatura per poi essere fotografato in studio con la luce opportuna, tutto costruito dal brillante Sergio con le proprie mani
Nel lavoro della fotografia ci si divertiva, spesso le comparse erano tutti amici e parenti che si prestavano simpaticamente
una delle occasioni in cui il set è stato illuminato da una troupe cinematografica, la dimensione del set non permetteva una gestione dell’illuminazione da normale studio
La stesso attore ripetuto per ben sei volte… Era il lontano 1979 e non si usava mica photoshop… Sono state fotografate insieme all’attore altre cinque comparse, nella stessa posizione è stato poi ripreso l’attore singolarmente, è stato poi ritagliato il volto con un bisturi e incollato al posto dei visi delle comparse. Alla fine è stata fatta la riproduzione della foto a montaggio e ritocco manuale avvenuti.
Ma niente nostalgie, le cose sono cambiate e si va avanti inseguendo i mutamenti in tutte le professioni, una cosa non è più la stessa ci dice Sergio, il modo leggero e divertente con cui si affrontava il lavoro, lo scambio diretto e piacevole tra soggetti e professionisti, la spinta emotiva nel creare sempre nuove idee da proporre al cliente, non c’erano budget, si faceva quello che c’era da fare.
Ecco una buona storia raccontata direttamente dalla voce del protagonista, il quale ci spiega anche come si facevano le elaborazioni delle immagini prima dell’arrivo di photoshop.